I mille volti dello sciamano, un libro di David Bellatalla
Alla ricerca dell’Io Sottile. I mille volti dello sciamano, dell’antropologo David Bellatalla.
Febbre, la sensazione di vedere il proprio corpo dall’esterno, di vederne le ossa mentre la carne viene smembrata e poi ricomposta. Sembra che le storie d’iniziazione dei veri sciamani coincidano e si ripetano sempre uguali in ogni parte del mondo e in ogni epoca. Al di là della spiegazione scientifica del fenomeno – che potrebbe ridursi a quella dei sintomi di un’encefalite in cui il soggetto sia sopravvissuto – il delirio di spersonalizzazione, comune a tutti i casi, è da sempre interpretato dai popoli in chiave mistica, al punto da renderlo uno dei fondamenti delle religioni stesse.
Lo sciamano è colui che fa da ponte tra i vivi e i morti ed è stato in un mondo di mezzo, dove le anime, che siano esse provviste o prive di corpo, s’incontrano. Ha poteri di guarigione e di divinazione. Possiede percezioni particolari ed è un propulsore fondamentale delle civiltà e delle società, compresa quella moderna che oggi lo identifica nell’artista, cioè in colui che, attraverso canali diversi dal pensiero razionale, possiede una forza ispiratrice che trascende il tempo ed è fonte di delizia e di guarigione sia emotiva che fisica.
Prima in Sud America e successivamente in Mongolia, David Bellatalla ha scrupolosamente annotato storie e testimonianze, confrontandole con gli studi già esistenti e le tradizioni di alcuni popoli che si sono conservate fino ai nostri giorni. Premiato più volte per le sue opere umanitarie e letterarie – tra cui il premio Montale al Viaggio nel 2018 per il volume: “Eugenio Ghersi: Sull’Altipiano dell’Io, diario inedito della spedizione scientifica italiana nel Tibet occidentale del 1933” – è membro dell’Accademia delle scienze della Mongolia, dove risiede.
“Alla ricerca dell’Io Sottile. I mille volti dello sciamano” è un libro colto e ben argomentato, oltre che estremamente interessante. Per desiderio dell’autore non si trova in libreria, né su internet. Si acquista partecipando a una delle presentazioni che David fa quando è in Italia o richiedendolo attraverso la sua pagina Facebook . L’intero provento è destinato al suo progetto di costruzione di un villaggio di tende nomadi (Ger) alla periferia di Ulan Bator in Mongolia, nel quale ci sono anche un ambulatorio di medicina tradizionale e un laboratorio professionale per donne con figli disabili e ragazze madri, che lì possono imparare un mestiere e rendersi autonome.
Il libro è edito da Montura Editing, una brillante iniziativa del brand di abbigliamento e calzature outdoor Montura, che sostiene attività artistiche e culturali rivolte alla natura, al sociale e agli aiuti umanitari.
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