Nessuno, cortometraggio di Marina Kalogirou con Adam Katsoukis
Ci sono anime, al mondo, che vivono il dramma silenzioso dell’originalità. Niente moda dell’inclusione per loro che sono prive di diversità facili da esibire. Con gli anni imparano a nascondersi e sottrarsi, prendendo pause dalla stanchezza di sentirsi sempre fuori posto e mal tollerate.
Perché spesso hanno dei talenti, delle features speciali. Non li usano come ci si aspetterebbe però, e di solito questi talenti convivono con il malfunzionamento di meccanismi semplici, quelli che sanno far funzionare tutti, tranne loro.
Invidia, abbandono e frustrazione è ciò che raccolgono dal seminare in giro le loro incomprensibili azioni, mentre covano il lumino fioco di un desiderio irraggiungibile: sentire e vivere le cose esattamente come gli altri senza dovere per forza essere migliori, per poi finire a essere i peggiori.
Questi sono gli originali, un po’ come la lavatrice nuova che l’attrice greca Marina Kalogirou ha acquistato un giorno e che era una meraviglia della tecnologia, ma non centrifugava i vestiti. Indispettita, Marina aveva chiamato un tecnico pensando al guasto di una funzione fondamentale, ma il tecnico aveva esibito la sua nuova mansione di filosofo dei dispositivi misteriosi e le aveva spiegato che con il nuovo, il vecchio si perde: lui i meccanismi non li smonta più, li diagnostica; e le nuove lavatrici dialogano con i telefoni, non centrifugano.
Arrabbiata con la lavatrice, col tecnico e con il mondo in generale, Marina si era sfogata con Adam Katsoukis perché sapeva che lui avrebbe capito. In tutto questo dramma, la componente del tempo che passa portandosi appresso novità ammorbanti, è un’altra spina che si aggiunge alla corona degli originali.
Adam le aveva risposto con quelle sue mezze poesie:
I nasi nuovi non odorano
Le orecchie nuove non sentono
Le bocche nuove non parlano
Le gambe nuove non camminano
Così di conseguenza le nuove lavatrici non strizzano i vestiti. In questo nuovo ordine di cose, sto camminando disperatamente da qualche parte vicino alla spazzatura per vedere se riesco a trovare qualcosa di vecchio e sentirmi umano…
Da qui nasce l’idea di questo cortometraggio, Nessuno, nel quale tutto è reale così come lo si vede e al tempo stesso onirico: la voce registrata di nascosto della madre di Adam che chiede un esorcismo per suo figlio, lui che come una sorta di Gesù autistico vive davvero nello spazio tra il cielo e il mare, solo, cercando di essere perdonato almeno dalla materia. Il dovere di essere unico che si fonde con l’essere tutto e nulla.
Siamo davvero in Grecia e l’isola sullo sfondo potrebbe essere Itaca, ma anche questo, ora, non importa più.
Il cortometraggio è dedicato al poeta Gianni Stavrianos e fa parte del progetto artistico Onenessact
Regia: Marina Kalogirou
Nessuno: Adam Katsoukis
Fotografia: Nikos Koustenis
Sceneggiatura: Kostas Fotinos, Adam Katsoukis, Marina Kalogirou
Montaggio: Marina Kalogirou, Nikos Koustenis
Brani musicali: “Seeing” di Theodoros Lembesis – “Arcobaleno” di Arold Harlen parole di Alberto Cursi – “Canzone tradizionale georgiana” Beso Rostiashvili
Produzione: Oneness Act
Con brani tratti dal libro “Ulisse non viaggiò mai” di Kostas Foteinos
Il film è in lingua greca con sottotitoli in italiano