Metodo Bates, educazione visiva e percezione.
Spesso frainteso e scambiato per una sorta di “ginnastica visiva”, che è invece propria di altre discipline, il Metodo Bates NON è una sequenza di esercizi, ma una riabilitazione degli aspetti percettivi legati alla funzione visiva.
“Percettivo” è un termine poco usato e che sfugge a molti, sebbene abbia un significato preciso e scientifico. La “Percezione” è quella funzione del cervello che rileva dati dal mondo circostante attraverso i sensi e che li elabora, al fine di determinare le azioni successive. Il modo in cui usiamo le nostre capacità percettive fa di noi persone abili o meno nel rilevare certi dati e nel reagire al mondo che ci circonda.
A chi non piacerebbe avere le capacità di un animale selvatico, che riconosce odori nel vento, sente rumori che noi non sentiamo e si orienta istintivamente? Chi non vorrebbe percepire e regolare il proprio equilibrio con la raffinatezza di un equilibrista, che proprio per questo si esercita ogni giorno?
Le abilità percettive possono essere esercitate e migliorate. I modi di esercitare la vista sono tanti, e sebbene William Bates abbia suggerito degli esercizi, quello che conta non è seguire religiosamente ciò che lui disse 100 anni fa, ma capire i suoi principi, che erano straordinariamente avanzati.
Bates sostenne con fermezza alcune cose:
1) La vista NON può funzionare bene se la si impiega con “sforzo”, cioè se ci si “sforza” di vedere bene. Di qui una serie di suggerimenti che aiutano a imparare a usarla in modo rilassato. Non sono però gli esercizi in sé a essere miracolosi, quanto l’arrivare a capire, attraverso gli esercizi, come non sforzare la vista.
2) La memoria precisa di un colore o di una forma aiutano a identificare un oggetto. La vista funziona soprattutto come abilità di riconoscimento, e i colori di un oggetto rispetto al suo sfondo ne determinano la sagoma e i contorni. Sembra strano, ma molte persone che ci vedono male hanno una memoria dei colori molto vaga.
3) La fissità dello sguardo, oppure l’azione di fissare, non aiutano la messa a fuoco. Per vedere in modo vivido è necessario consentire agli occhi di fare piccole oscillazioni intorno all’oggetto osservato e battere le palpebre con regolarità.
4) Nel mondo naturale la vista funziona quasi sempre in movimento. La percezione del movimento vero e apparente degli oggetti è una capacità fondamentale, che le persone che ci vedono male spesso hanno perso o non hanno mai appreso.
Recuperare o imparare queste abilità è importante per avere una vista che funziona, che non si stanca e che serve al suo scopo.
Il libro originale di Bates, in versione integrale e tradotto in italiano, è: Il Metodo Bates per una vista perfetta senza occhiali ed è edito da Macro Edizioni.
Dopo la morte di Bates, sua moglie ripubblicò il libro, correggendone alcune parti ed eliminandone altre meno importanti. Questo libro si trova in versione digitale e s’intitola Miglior Vista Senza Occhiali
Gli scritti di Bates, che risalgono a un secolo fa, non sono sempre facili da comprendere. Molti autori, successivamente, hanno cercato di fornire indicazioni più chiare sui possibili esercizi per raffinare l’abilità visiva e per riposare la vista.
Anch’io mi sono cimentata, con due libri sull’argomento. Uno è un piccolo libro introduttivo, il cui scopo è quello di rendere l’approccio ad argomenti di solito noiosi il più piacevole possibile: Il Metodo Bates e occhiali stenopeici: l’investigatore Toponi risponde. Un libro più completo sul Metodo Bates, con immagini e spiegazioni approfondite è Preferisco vederci chiaro riuscirci senza-lenti
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