Caro Stephen King, io sono Nerd Fitness
Caro Stephen King, tanti anni sono passati da quando io e te eravamo una coppia inseparabile, al mare di Cesenatico. Io non mi allontanavo mai dalle tue pagine, e tu in cambio mi allontanavi da quel mondo piatto e insensato, fatto di ombrelloni troppo vicini, gelati appiccicosi, sdraio ruvide, palette sepolte e biglie che sembravano occhi di gatto (quelle erano di mio fratello).
Per non parlare di quando mio padre annunciava l’imminente costruzione del castello di sabbia, vale a dire ore e ore di scavo & trasporto: tutto lavoro minorile, e non pagato.
Non succedeva mai niente, a Cesenatico. Il massimo del brivido era quando si perdeva un bambino e lo dicevano all’altoparlante del Bagno Nettuno.
Io immaginavo questo bambino fuggire al largo in pedalò, venire risucchiato da un vortice marino e poi risputato in un mondo parallelo, dove sarebbe stato adottato da un’alga gigante, brutta ma gentile. Speravo che ce la facesse prima d’essere intercettato.
Mi rituffavo nelle tue storie oscure e vivevo i pasti senza di te come momenti privi d’aria sufficiente. La notte, scottavi sotto il mio cuscino.
Oggi siamo di nuovo vicini in qualche modo: ci troviamo entrambi alla pagina 13 – un numero forse non casuale – del catalogo di Natale Feltrinelli. La pagina dedicata ai Nerd.
Tu sei il primo della lista e io l’ultima. Credo che la nostra posizione sia stata decisa in base alla fama editoriale, ma soprattutto al reddito: tu guadagni X alla 14 più di me, e quella che vedi è una successione logaritmica discendente.
Ma non è dei tuoi meritati guadagni che volevo parlarti.
So che tu probabilmente non verrai mai a sapere di essere finito a questa sorta di tavolata, e per giunta non parli l’italiano. Quindi, anche se siamo seduti lontani, volevo raccontarti un po’ del gruppetto di commensali, in ordine d’apparizione dopo di te.
Il tuo vicino di posto è depresso: parla di introversi e ha messo una carpa in copertina, che nuota nel vuoto.
Credo che non sapessero bene dove far sedere Il grande libro di unti e bisunti e l’hanno messo tra la carpa muta e La birra artigianale. Potrebbero avere argomenti in comune e comunque la birra aiuta a dare una sgrassata. Se esageri con quella, puoi sempre confrontarti con Ferma il criceto che hai in testa, e parlare un po’ come ti gira.
Sappi che Dylan Dog c’è: si è fatto vivo dopo un lungo silenzio, mentre Il dizionario dei film non ancora usciti e La guida galattica per gli autostoppisti si presentano sempre insieme, a queste riunioni di volantino, anche se non ho mai capito come possa, uno che guarda film in continuazione, fare anche l’autostop.
Il libro che conferisce il tono giusto alla cena e riprende un po’ l’argomento di cui ti avevo accennato, quello dei logaritmi, è Gli assalti alle panetterie di Murakami, che con lungimiranza immagina un gruppo di soggetti “male in arnese” che si mette a rapinare panetterie; non per i soldi, ma proprio per fame, come a me comincia a sembrare molto logico. Chissà perché l’hanno messo alla tavola dei nerd: prima scrivono sul menù che ieri i nerd stavano chiusi in un garage mentre oggi sono quotati in borsa, ma poi buttano Murakami nella mischia a creare agitazione.
Non bastasse, invitano Cronosisma a predicare la fine del mondo, così finiamo tutti per preoccuparci, anche per le nostre Mogli e altre cianfrusaglie.
Sembra proprio che non avremo scampo: sarà una serata in cui il disagio e l’insicurezza serpeggeranno tra le esibizioni di falsa allegria, come su Facebook. E ognuno, senza neppure accorgersene, si troverà a pensare di essere più intelligente degli altri, e ripasserà la Classifica dei 500 posti più belli del pianeta per trovarne uno dove scappare: un classico delle fantasie che servono ad abbassare l’ansia e che oramai ti suggeriscono in ogni gruppo di auto-aiuto.
Poi, arrivo io: sono quella dall’altra parte del tavolo, con il libro arancio senza neppure uno straccio d’immagine, e che s’intitola Nerd Fitness. Ti chiederai che diavolo ci faccio lì, e me lo chiedo anch’io, ma forse un senso tutto questo ce l’ha: la salute, arrivati alla fine del ciclo, sembra essere l’unica cosa che importa veramente.
Volevo che lo sapessi.
Buon Natale, Steve.
Nerd Fitness è ordinabile in libreria e acquistabile online. La versione digitale è in vendita su Amazon
Un altro articolo su Nerd Fitness è su Visotonic Magazine
Anteprima di altri libri:
La mia amica Edith Wharton e il Vizio della lettura
Sull’isola di Naxos c’è un tesoro, capitolo XI.
Dal libro: Lettere da Londra underground.